Tutorial autocad 2012 : materiali, luci, render p.5

autocad 2012 : materiali, luci, render

autocad 2012 : materiali, luci, render

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il pannello render di autocad occupa la parte più a destra della scheda renderautocad 2012 : materiali, luci, render
Con il tasto render, contrassegnato da una teiera possiamo lanciare il render dell’intera scena.
Con render regione invece possiamo renderizzare solo una parte del render, magari per fare delle prove sulle luci o sui materiali

autocad 2012 : materiali, luci, render
Dal selettore qui sotto possiamo impostare la qualità del render, possiamo scegliere tra qualità bozza, bassa ,media, alta, presentazione.
Ovviamente sono tutte personalizzabili ed adattabili queste impostazioni anche se quelle di default vanno già molto bene.
autocad 2012 : materiali, luci, render
Con questo indicatore qui sotto controlliamo l’avanzamento del render
clip_image008
Con questo indicatore qui sotto salviamo in un file immagine il nostro render
clip_image009
Quando lanciamo il render si apre una finestra dedicata che ci mostra l’avanzamento del render
clip_image011
Nella parte a destra e in basso della finestra troviamo una serie di informazioni che riguardano il render e l’immagine finale ottenuta
clip_image013
Da file ho un menù che mi consente di salvare l’immagine appena renderizzata
Con la scheda in basso cliccando sul bottone render possiamo rapidamente accedere ad una serie di impostazioni
clip_image015
La qualità di rendering fissabile rapidamente con una scala da 1 a 5
La risoluzione del render, che dipende da vari fattori, se stiamo facendo prove, se si tratta del render finale, in che dimensione deve essere stampato ecc, nozioni che sono uguali qualsiasi programma 3d usiate Qui nel blog troverete un altro post che parla in maniera esaustiva della risoluzione di render lo trovate qui
http://grafica2d3d.blogspot.com/2009/10/che-risoluzione-stampare-un-render.html
Con la regolazione esposizione del rendering possiamo regolare luminosità e contrasto un po’ come avviene con l’exposure control di 3d studio max usando mentalray
clip_image017
Possiamo inoltre regolare i toni medi, la luce diurna esterna che può essere automatica, on, off per i render notturni. Con elabora sfondo possiamo decidere se caricare l’immagine scelta nell’impostazione della telecamera (vedi il tutorial che parla della telecamera) oppure usare il suo cielo fisico di default
Con il pannello variabili d’ambiente invece decidiamo tutte le caratteristiche relative alla nebbia (funzione attivata molto raramente nei render)
clip_image019
Cliccando sulla piccola freccia nell’angolo destro del pannellino apriamo il settaggio render
clip_image021
clip_image022
Dal selettore in alto posso scegliere la qualità del render tra i settaggi preimpostati
clip_image024
Con il tasto della teiera lanciamo il render
clip_image025
Con procedura decidiamo se renderizzare tutta la vista o solo una finestra di ritaglio
Con destinazione decidiamo se fare il render nella stessa finestra dove vediamo il 3d oppure in una nuova finestra dedicata, quella che abbiamo visto sopra
Con dimensione output decidiamo la dimensione in pixel dell’immagine di render
Con tipo di esposizione regoliamo la luminosità finale del render impostando il gamma e l’output dei colori, è possibile scegliere tra automatico e logaritmico
Con scala fisica impostiamo il fattore di scala quando utilizziamo materiali autoilluminanti
clip_image027
Con applica materiali possiamo decidere se rendere visibili in fase di render i materiali
Con filtraggio di composizione decidiamo se applicare o meno sulle texture dei materiali un filtro di composizione
Con forza due lati decidiamo se rendere visibile su entrambe le facce delle mesh 3d la texture, o renderla visibile sono dal lato della normale
clip_image028
Con il campionamento impostiamo l’antialiasing del render, ovvero la seghettatura delle linee oblique inevitabile quando otteniamo il render finale in quanto si tratta di un immagine bitmap
Min e max campioni rappresentano il numero minimo e massimo di campioni da tenere in considerazione nel calcolo dell’antialiasing, più questi numeri sono alti e più il render sarà preciso ma i tempi aumenteranno. Nel presettaggio bozza i valori di min e max sono 1/16 e 1/4 mentre per il livello presentazione che è quello più avanzato sono pari a 4 e 16.
Il tipo di filtro decide l’algoritmo che effettua il calcolo dell antialiasing
clip_image030
I filtri sono sistemati in ordine dal più basso al più accurato
Con altezza filtro, colore contrasto, rosso, blu,verde e alfa contasto si decide la sensibilità dell’algoritmo nel decidere le zone che necessitano di meno antialiasing dove verrà applicato il campionamento min e le zone dove si necessita di un antialiasing maggiore e verrà applicato il campionamento max
clip_image032
Con questo pannello si regola la qualità delle ombre, ci sono tre modalità semplice, ordinato, segmentato la qualità ed anche i tempi di render aumentano dal primo al terzo
Mappa di composizione decide se applicare o meno le mappe di composizione per le mappe. Nelle luci come abbiamo visto era possibile impostare delle ombre mappate che erano più leggere e veloci
Il moltiplicatore di campionamento indica la qualità delle ombre
clip_image033
Con il pannello raytracing si imposta la quantità massima dei rimbalzi della lucenegli effetti di riflessioni e trasparenze
clip_image034
L’illuminazione diretta e il final gathering sono le impostazioni principali del motore mental ray
Come vediamo le caselle dell’illuminazione indiretta sono tutte spente, per attivarla bisogna premere la lampadina che vediamo a destra
Fotoni campioni impostano il numero di fotoni dell’illuminazione indiretta
Utilizza raggio imposta un raggio massimo oltre il quale i fotoni dell’illuminazione globale non verranno calcolati
Raggio imposta da dimensione del raggio di cui si parlava sopra
Profondità massima indica il numero di riflessioni e di rifrazioni che possono verificarsi prima che il raggio dei fotoni termini
Riflessioni – rifrazioni massime indicano il numero massimo di riflessioni e rifrazioni possibili dei fotoni
clip_image036
Le impostazioni sopra valgono anche sotto per il final gatethering
clip_image037
Con proprietà luce si impostano le caratteristiche delle luci fotometriche eventualmente usate nella scena
Con fotoni/luce impostiamo il numero massimo di fotoni che escono da ogni luce
Con moltiplicatore si imposta un moltiplicatore che aumenta gli effetti di moltiplicazione della luce indirettaclip_image038
Il pannello diagnostica mostra delle opzioni molto avanzate per studiare come i fotoni si distribuiscono nella scena per studiare i motivi di eventuali artefatti, si tratta di opzioni avanzate che solitamente non utilizzo quasi mai
clip_image039
Dimensione mosaico indica la dimensione in pixel del quadratino che elabora il render, dimensioni maggiori danno una visuale maggiore del render in formazione, ma richiede più memoria per l’elaborazione del singolo quadratino
Ordine mosaico indica il modo con cui il quadratino si muove sulla scena, ci sono varie modalità
Con limite memoria decidiamo il quantitativo massimo di memoria da destinare al render
clip_image041
clip_image043

Se cerchi altri tutorial su sui principali programmi trattati nel nostro blog puoi consultarli da qui:

3DSTUDIO  ARCHICAD   ARTLANTIS   AUTOCAD   CATIAV5    PHOTOSHOP   REVIT  RHINOCEROS   SKETCHUP   SOLIDWORKS    VRAY   VRAY 3D STUDIO   VRAY RHINOCEROS   VRAY SKETCHUP 

Se sei interessato ai nostri corsi di formazione, in sede o online, puoi contattarci tramite il modulo contatti

Puoi visionare i corsi di cui ci occupiamo dalla pagina FORMAZIONE

Puoi leggere le recensioni dei nostri allievi sulla nostra pagina FACEBOOK

By admin

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Content is protected !!